INIZIO CORSI

LUNEDI' 14 SETTEMBRE 2015 INIZIO CORSI PER LA NUOVA STAGIONE !



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giovedì 27 settembre 2012

INIZIO STAGIONE 2012-2013

LUNEDI’ 01 OTTOBRE 2012
INIZIANO I CORSI DI
ARTI MARZIALI
PRESSO
NAIMA ACADEMY
VIA BOBBIO,12

Tutti i Lunedì e Mercoledì:
17:00 – 18:00       corso bimbi
19:00 – 20:00       difesa donna
20:00 – 21:30       corso adulti
(orario provvisorio)

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martedì 11 settembre 2012

Jeet Kune Do

Jeet Kune Do



 
Il Jeet Kune Do (JKD) è un'arte marziale sviluppata da Bruce Lee attorno agli anni sessanta. In cantonese Jeet significa "intercettare", Kune "pugno" e Do "via"; Jeet Kune Do significa, quindi, la "Via per intercettare il pugno".
Bruce Lee iniziò a praticare il Wing Chun dal maestro Yip man nel 1953, rivelandosi particolarmente dotato nelle arti marziali. Quando nel '59 si trasferì a San Francisco, Lee iniziò ad interessarsi anche di altre discipline. Lesse numerosi libri e studiò diversi modi di combattere, focalizzando il proprio interesse soprattutto sulla boxe, e imparò persino a ballare il Cha cha cha. Andando controcorrente preferì, quindi, appoggiarsi anche alle arti marziali occidentali, nonostante provenisse da un insegnamento orientale. Avendo imparato uno stile di combattimento che sfruttava i colpi da breve o brevissima distanza, Lee risultava evidentemente impreparato nel combattimento dalla distanza lunga e media, e poiché si sarebbe trovato spiazzato contro un avversario che combatte in tale modo, scelse di approfondire anche questo ambito del combattimento in modo da risultare un artista marziale completo.
Le origini di quello che Bruce Lee chiamava Jeet Kune Do, si hanno ufficialmente nel 1965, quando iniziò a insegnare Wing Chun nella sua palestra ad Oakland (California). Inizialmente chiamò l'arte marziale che stava elaborando, Jun Fan Gung Fu, il kung fu di Jun Fan (il nome cinese di Bruce Lee). Il continuo processo di evoluzione del JKD culminò quando nel 1970, a seguito di un incidente che lo costrinse a letto, Lee iniziò un'intensa attività di elaborazione filosofica e metodologica. A seguito di ciò si completò la sua filosofia/metodo di stile senza stile, nessun metodo come metodo.

« Io non ho inventato un nuovo stile, non ho composto né modificato ciò che si trova all'interno di distinte forme in "quel" metodo e in "quell'altro". Al contrario, spero di liberare i miei seguaci dall'aggrapparsi a stili, modelli, o forme. Ricordate che il Jeet Kune Do è solo un nome usato, uno specchio nel quale vedere "noi stessi"... Il Jeet Kune Do non è una istituzione organizzata della quale si può essere un membro. O si capisce o non si capisce. Non vi è alcun mistero sul mio stile, i miei movimenti sono diretti, semplici e non classici. La straordinaria forza del Jeet Kune Do risiede proprio nella sua semplicità... Sono sempre convinto che il modo più semplice è il modo più giusto. Il Jeet Kune Do è semplicemente l'espressione diretta dei propri sentimenti con il minimo dei movimenti e di energia… »

Al contrario di molte credenze popolari, il JKD non è affatto un'unione di più arti marziali o di singole tecniche prese da vari stili e assemblate tra loro, o di uno stile rigido. Alcuni lo ritengono uno stile, altri un metodo, altri una filosofia marziale. In realtà, come sosteneva lo stesso Bruce Lee, il JKD non è altro che "un tipo di arte marziale cinese semplificato ed aggiornato che esclude la distinzione in scuole": il JKD consiglia, non impone nulla.
Possiamo però definire il Jeet Kune Do secondo la celebre frase "Usa il non metodo come metodo, avendo nessun limite come limite": il Jeet Kune Do infatti non è una vera e propria arte marziale, ma un concetto, il concetto di semplicità, di efficacia e di economia delle energie: «un bravo combattente non è colui che ricorda a memoria determinate tecniche o movimenti, ma è colui che riesce sempre e comunque ad essere efficace, non importa che metodo usi, l'importante è ottenere il risultato prestabilito risparmiando più energia possibile.»

Molte scuole di JKD nacquero a seguito della morte del suo creatore, alcune originate direttamente dai suoi allievi, altre di seconda generazione, diverse senza nessun legame e infine, altre che usano il nome JKD solo per pubblicizzare il proprio stile.
Le due principali scuole in quest'ambito sono: Jeet Kune Do Concepts e Jeet Kune Do Original.
Nel Jeet Kune Do Concepts punta sulla continua evoluzione del JKD come stile, subendo numerose influenze da i vari stili di combattimento e le varie evoluzione che ne indicano.
Nel Jeet Kune Do Original o Jun Fan Jeet Kune Do si studia solo ciò che Bruce Lee aveva elaborato cercando di tramandarlo il più fedelmente possibile.
Ogni tecnica del Jun Fan Jeet Kune Do è stata sviluppata dal suo stesso creatore: Bruce Lee. Egli sviluppò tecniche specifiche dopo aver praticato col fratello la scherma orientale e sulla boxe. La posizione, il footwork, e altre strategie di movimento del JKD vengono direttamente dalla scherma. Anche il principio di base del JKD. Intercettare l'avversario, infatti, è un atteggiamento tipico della scherma. Ed è proprio questo principio che da il nome al Jeet Kune Do. Secondo Aldo Nadi e Julio Martinez Castello, due schermidori citati ampiamente negli scritti di Lee, l'idea centrale della scherma è poter sistemare il proprio avversario in modo da poterlo intercettare e colpirlo in un suo punto debole. Per i movimenti e la generazione massima di forza, Lee s'ispirò a pugili come Dempsey, Haislet, Driscoll. Anche costoro sono stati ampiamente citati negli scritti di Lee. Il jab verticale del JF JKD, il corretto allineamento, il modo di colpire un corpo, la rotazione del bacino e altre tecniche ancora derivano tutte dal pugilato. Nonostante abbia avuto forti influenze da entrambi gli sport, è importante precisare che il JKD non è boxe e non è scherma. Ogni singola tecnica è stata oggetto di analisi scientifiche, è stata modificata e provata in situazioni reali di combattimento.
A differenza degli stili orientali, da cui proveniva Lee, nel Jun Fan Jeet Kune Do si riscontra la totale assenza di kata. Secondo Lee, infatti, gli insegnamenti proposti dai kata non potevano risultare efficaci nei combattimenti reali. A proposito degli insegnamenti delle arti marziali classiche, Lee credeva che un combattimento reale fosse animato e dinamico. Essendo la situazione di un combattimento in cambio continuo, non è possibile contare su schemi e tecniche prestabilite in un confronto dinamico. Mosso da questa idea di base, Lee cercò di approfondire il modo di affrontare il combattimento reale: fu proprio in questo modo che iniziò a leggere libri di boxe e a studiare i campioni del passato.

Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Jeet_Kune_Do

Bruce Lee

Bruce Lee


« Il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un Judoka. Il miglior combattente è qualcuno che si può adattare a qualsiasi stile di combattimento. »
(Bruce Lee) 

Bruce Lee è senza ombra di dubbio l'attore più ricordato per la presentazione delle arti marziali cinesi al mondo. I suoi film, prodotti a Hong Kong e ad Hollywood, elevarono ad un nuovo livello di popolarità e gradimento le pellicole di arti marziali, facendo aumentare per la prima volta ed improvvisamente anche l'interesse per questo tipo di discipline in Occidente.




 
Statua di Bruce Lee a Hong Kong
 

Penultimo di cinque filgi, Lee nacque a San Francisco il 27 novembre 1940, nell’ora e nell’anno del Drago, ma crebbe a Hong Kong, dove la famiglia fece ritorno a tre mesi dalla sua nascita.
Tra i nomi datogli dai genitori, "Li Yuen Kam", "Jun Fan" (che significa letteralmente "ritorna ancora") e "Sai Fung" ("piccola fenice"). Un altro nome, "Li Xiao Long", ne sottolineava invece il carattere esuberante, che durante l'infanzia trascorsa a Hong Kong lo portava a scontrarsi con la piccola criminalità giovanile. Per questo il padre, dopo alcune piccole nozioni di Tai Chi Quan, decise di iscriverlo alla prestigiosa scuola di Wing Chun sotto gli insegnamenti del Maestro Yip Man, con il quale Bruce Lee studiò per molti anni. Fu proprio da allora che non abbandonò più lo studio delle arti marziali.
All'età di 12 anni entrò alla scuola cattolica La Salle College. Successivamente frequentò il Francis Xavier's College, finché il suo temperamento esuberante, i continui battibecchi coi compagni, la scarsa voglia di applicarsi nello studio, nonché il rischio che potesse rovinare la reputazione della famiglia medio-borghese, indussero il padre a mandarlo a vivere da un vecchio amico negli Stati Uniti. Qui, dopo un breve periodo vissuto a San Francisco, si trasferì a Seattle, dove lavorò come cameriere. Nel 1962 riuscì a terminare la sua formazione di scuola superiore ottenendo il diploma alla Edison Technical School. Si iscrisse quindi alla facoltà di filosofia dell'Università di Washington, ma abbandonò gli studi al penultimo anno. Fu in tali circostanze che conobbe Linda Emery, sua futura moglie nell'agosto del 1964 e dalla quale ebbe due figli: Brandon nel 1965 e Shannon Emery nel 1969.

Il Kung Fu e gli allenamenti

Nonostante le credenze, Lee non studiò mai il Tai Chi seriamente, in quanto non si confaceva alle sue caratteristiche peculiari, prima fra tutte, la sua notevole velocità. Dal padre imparò i concetti fondamentali di questa antica arte, che viene generalmente esercitata per mantenere una certa tonicità muscolare. Lee studiò assiduamente Kung Fu nello stile Wing Chun col Maestro Yip Man. All'inizio, gli studi di Bruce con Yip Man furono affidati a William Cheung, studente di Man, per poi continuare fino ai diciotto anni nel 1959, anno in cui partì per gli Stati Uniti. Uno degli studenti di maggior livello della scuola di Yip Man fu Wong Shun-Leung, che si ritiene abbia avuto una grande influenza sull'allenamento di Lee.
Attratto da qualsiasi disciplina da combattimento, Lee si allenò anche nel pugilato occidentale, vincendo nel 1958 il titolo interscolastico di boxe. Batté infatti il tre volte campione Gary Elms con un K.O. al terzo round. Imparò anche rudimenti di scherma occidentale dal fratello minore Peter, all'epoca campione di questa disciplina. Questo approccio a 360º distinse sempre più Lee da ogni altro praticante di arti marziali, tanto che nel 1966, decise di dare un nome al suo "stile senza stile" che fino ad allora chiamava “jun Fan Gung Fu”: nacque il Jeet Kune Do.
Il suo allenamento includeva tutti gli elementi di fitness, forza e resistenza muscolare, resistenza cardiovascolare e flessibilità. Utilizzò le tecniche tradizionali del culturismo per scolpire e aumentare la massa muscolare. Tuttavia, fu sempre attento nel sottolineare quanto la preparazione mentale e spirituale fossero fondamentali per il successo dell'allenamento fisico e nella pratica delle arti marziali. Al fine di allenare specifici gruppi di muscoli, Lee si avvalse di attrezzature appositamente progettate e costruite.
Il 13 agosto del 1970, contrariamente a tutte le leggende nate in seguito, subì un grave infortunio a causa di un errato preriscaldamento dei muscoli della schiena in un allenamento di sollevamento pesi: gli esami clinici mostrarono uno stiramento al quarto nervo sacrale, nella parte inferiore della schiena. Durante il periodo di convalescenza, iniziò a dedicarsi alle religioni, alla filosofia, alle arti da combattimento e agli scritti di Jiddu Krishnamurti. Il periodo di inattività fisica gli offre anche l'opportunità di documentare i metodi di allenamento, che in seguito verranno raccolti e pubblicati dalla moglie Linda nel libro The Tao of Jeet Kune Do. Nell'arco dei successivi sei mesi, riuscì a recuperare agilità, velocità e potenza.

Carriera cinematografica

Il suo debutto nel mondo cinematografico di Hong Kong avvenne all'età di tre mesi, quando fu scelto per il ruolo del neonato nel film Golden Gate Girl del 1941. Successivamente, fra i sei ed i diciassette anni, partecipò alla realizzazione di ben sedici pellicole.
La prima grande svolta avvenne quando il produttore della serie televisiva Batman e Robin, William Dozier, ebbe l'occasione di visionare i filmati di Lee al Campionato Internazionale di karate, tenutosi a Long Beach il 2 agosto del 1964. L'esibizione incluse varie dimostrazioni, tra le quali flessioni su pollice ed indice e il suo noto "pugno a un pollice". Colpito dalle notevoli capacità fisiche, Dozier invitò Lee per un'audizione, grazie alla quale si aggiudicò una parte nelle serie televisive Il calabrone verde, per la stagione 1966-1967. Successivamente ottenne ruoli anche nelle serie Ironside, Longstreet, Here Come the Brides e, nel 1969 nel film: L'investigatore Marlowe.
Lee interpretò il suo primo ruolo da protagonista nei film Il furore della Cina colpisce ancora del 1971 e Dalla Cina con furore del 1972, grazie ai quali ottenne vasta celebrità internazionale. Successivamente fondò una propria casa di produzione, la Concord Production, in società con Raymond Chow della Golden Harvest. Sotto la stessa collaborazione co-produsse, scrisse, diresse e interpretò L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente nel 1972, in cui fece comparsa anche Chuck Norris in una scena, quella del duello nel Colosseo, che divenne la più celebre di arti marziali nella storia del cinema. Richiese tre giorni di riprese, e venti pagine di sceneggiatura scritte e disegnate da Lee.
Nel 1973 ottenne il ruolo di protagonista in I tre dell'Operazione Drago, film che lo consacrò come divo internazionale, per il quale fece anche da coreografo per le scene di combattimento e co-produttore con la sua Concord Production. Il film fu il secondo maggior incasso della Warner Bros. dopo L'esorcista, e consolidò l'immagine di Lee come leggenda delle arti marziali.

La morte

Il 10 maggio 1973, negli studi della Golden Harvest, durante le sessioni di doppiaggio de I tre dell'Operazione Drago, Lee fu colto da vomito, febbre alta, forti convulsioni. Venne immediatamente trasportato all'ospedale più vicino, dove riscontrarono la presenza di un edema cerebrale. Gli fu così somministrato del mannitolo, un medicinale atto a ridurre il gonfiore al cervello, e che gli salvò la vita. Lo stesso male, tuttavia, gli tolse la vita tre mesi più tardi. Si trovava a Hong Kong col produttore Raymond Chow per discutere di un film in produzione, Game of Death. Per cercare di alleviare una forte emicrania, Lee assunse una pastiglia di Equagesic, contenente sia aspirina che meprobamato, e si addormentò senza più svegliarsi. Fu trasportato al Queen Elizabeth Hospital, dove un'autopsia fugò ogni dubbio sulla causa del decesso. Il cervello di Lee, che mediamente in un adulto pesa attorno ai 1400 grammi, ne pesava 1575 (un aumento del 13%). Le uniche due sostanze rinvenute nelle analisi del sangue durante l'autopsia, furono i due componenti dell'Equagesic.
Il 15 ottobre 2005, Chow dichiarò che Lee morì per un'ipersensibilità al rilassante del muscolo contenuto nell'Equagesic, il meprobamato, ingrediente molto comune negli antidolorifici. Quando i dottori annunciarono ufficialmente la morte di Lee, fu dichiarato che la causa era una reazion allergica a uno o entrambi i componenti dell'Equagesic. Il verdetto finale ne confutò la «morte accidentale». Le cause della morte di Lee sono ancora oggi oggetto di discussione.
Bruce Lee giace al Lake View Cemetery accanto al figlio Brandon Lee. A portare la bara nella cerimonia tenuta a Seattle furono Steve McQueen, James Coburn, Chuck Norris, Dan Inosanto, Taky Kimura, Peter Chin e il fratello Robert.
Lee divenne un'icona soprattutto per il popolo cinese, come ritratto dell'orgoglio nazionale e per alcuni tratti nazionalistici presenti nei suoi film. Alcuni videro Lee come un modello per acquisire un corpo forte ed efficiente ed un altissimo livello di benessere fisico, sviluppando allo stesso tempo destrezza nel combattimento corpo a corpo. Nonostante il contenuto violento dei suoi film, Lee era di carattere mite e fermamente contrario all'uso delle arti marziali come metodo di offesa e supremazia.
        
Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Bruce_Lee

Ip Man

Ip Man




 












Ip Man (o Yip Man)


Ip Man (Foshan, 14 ottobre 1893 – Hong Kong, 2 dicembre 1972) è stato un insegnante cinese di arti marziali, in lingua locale shifu; fu il primo maestro di Wing Chun a insegnare liberamente e apertamente questa arte marziale. Bruce Lee fu un suo allievo, tra il 1954 e il 1957.
Dai 6 ai 12 anni inizia ad apprendere il Wing Chun da Chan Wah Shun, dai 13 anni, invece, con Ng Chung-sok, assistente del maestro. A 16 va a scuola al St. Stephen's College ad Hong Kong. In questo periodo conosce Leung Bik, figlio del Gran Maestro Leung Jan, e si allena con lui per 4 anni, studiando inoltre in modo approfondito con Yuen Kai Shan, grande amico di famiglia.
Ad Hong Kong, durante l'invasione giapponese della Cina, fonda la sua scuola di Wing Chun. Nel 1967 fonda con alcuni suoi studenti la Hong Kong Wing Chun Athletic Association.

Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Yip_Man

Dan Inosanto

Dan Inosanto




Dan Inosanto è un artista marziale statunitense.
Nato il 24 luglio del 1936 e di origini filippine, è conosciuto soprattutto come grande insegnante di FMA (Filippino Martial Arts) e come studente di Jeet Kune Do e Wing Chun, sotto la guida dell'indimenticato Si-Fu Bruce Lee.

 

 

 

Le Arti Marziali

Si-Fu Inosanto insegna il JKD, l'Inosanto Kali, grappling, Muay Thai, Silat e tante altre arti marziali nella sua scuola a Marina del Rey, in California, la Inosanto Academy.
Egli fu istruttore per Ed Parker nell'American Kenpo Karate, prima di diventare studente presso Bruce Lee. Inoltre ha studiato presso dozzine di Maestri di arti marziali negli Stati Uniti, in Europa e nel sudest asiatico.
Dopo la morte di Bruce Lee, egli divenne il maggior sostenitore del JKD, e punto di riferimento per i praticanti di questa disciplina.
Egli ha avuto anche ruoli minori in molteplici film, incluso L'ultimo combattimento di Chen del 1978.
Inosanto continua ad insegnare ed a condurre seminari in giro per il mondo e presiede un numero enorme di scuole di arti marziali.
Come studente, Inosanto vanta titoli di istruttore o cinture nere in ben 7 arti marziali, avendo ricevuto di recente la Cintura Nera nel Brazilian Jiu-Jitsu stile Machado.

Studenti famosi

Tra i più famosi studenti di Inosanto ci sono: il genero Ron Balicki (sposato con la figlia Diana Lee Inosanto), Angelo Sanna ,Erik Paulson, Stephan Kesting, Burton Richardson, Larry Hartsell, Jeff Imada, Brandon Lee, Paul Vunak, Pat Tray, Cass Magda, Rick Faye, Tim Tackett, Mark Stewart, Pedro Rodriguez, Rick Tucci, Mark Mikita, Steve Grody, Norman Wilson, Dwight Woods, Steve Tarani, Bob Breen, Nino Pilla e Terry Gibson. In più molti Dog Brothers hanno studiato da lui.
Adesso Inosanto conduce seminari in giro per il mondo, aiutato sempre più spesso dalla figlia, Diana Lee Inosanto.

Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Dan_Inosanto

Wing Chun

Wing Chun

Il Wing Chun o Wing Tsun o " Ving Tsun" (in Pinyin: yǒng chūn, Eterna) simboleggia l'eterna evoluzione delle arti marziali ed è uno stile di kung-fu derivato dal sistema di Shaolinquan (Siu Lam in una pronuncia Cantonese) del sud della Cina, presentando alcuni tratti tipici degli stili di quest'area geografica (Nanquan). Il nome è l'abbreviazione di Wing Chun Kuen (Pugilato dell'Eterna Primavera) e viene traslitterato in vari modi dalle diverse federazioni, ma nonostante il nome uguale o simile spesso vi sono sensibili differenze nell'interpretazione di alcuni princìpi.

Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Wing_Chun


                   La storia

            Il metodo

Wing Chun - La storia

Wing Chun - Leggenda e storia


Le versioni sulla nascita dello Yongchunquan sono varie e spesso riportano nomi e date differenti.
Una leggenda vuole che il Wing Chun Kuen sia stato concepito dalla monaca buddhista Ng Mui (in Pinyin: Wu Mei) intorno alla seconda metà del XVII secolo, dopo essere sfuggita alla distruzione del monastero di Shaolin assieme ad altri monaci. Secondo Yip Man, in un suo scritto dal titolo Yongchun Yuanliu., la distruzione del tempio Shaolin del monte Song in Henan sarebbe avvenuta durante il regno di Kangxi (1662-1722).
Wu Mei era tra i sopravvissuti a tale distruzione assieme a Jee Sim, Bak Mei, Fung To-Tak e Miu Hin. Wu Mei a seguito di questo avvenimento si sarebbe rifugiata nel tempio Baiheguan sul monte Qixiashan dove conobbe Yim Yee e sua figlia Yim Wing Chun. Yim Wing Chun viene descritta come una giovane e avvenente fanciulla, tanto che attirò l’attenzione di un signorotto locale che volle costringerla a sposarlo, proprio per questo motivo Wu Mei si convinse ad insegnarle delle tecniche di combattimento che le permisero di sfidare e sconfiggere quell’uomo. In questo modo Yim Wing Chun poté sposare Leung Bok Chau, che faceva il mercante di sale in Fujian. Fu così che Yim Wing Chun, Leung Bok Chau e Yim Yee crearono lo Yongchunquan durante il regno di Kangxi.
Leung Ting pone la distruzione di Shaolin e la conseguente fondazione dello stile in un'altra epoca:
« Più di 250 anni or sono, durante il regno di Yongzheng (1723-1736) della Dinastia Qing, si racconta che ci fu un incendio presso il monastero Siu Lam mentre esso era sotto assedio da parte dei soldati del Governo Mancese »
(Leung Ting, Wing Tsun Kuen)
Un altro racconto vuole che Yim Wing Chun, durante il regno di Jiaqing della dinastia Qing, nella contea di Liancheng in Fujian, abbia creato lo stile partendo dagli insegnamenti del proprio padre, Yan Si il quale era un discepolo laico di Shaolinquan. In seguito Yim Wing Chun si sarebbe sposata con Liang Botao, del Jiangxi ed insieme si sarebbero trasferiti a Zhaoqing nel Guangdong.

 

Storicità

Un giudizio categorico viene espresso da Leung Ting, secondo cui lo stile deriverebbe dalle scuole di arti marziali del Fujian ed in particolare da quelle praticate in seno alla minoranza Hakka, subendo poi continue trasformazioni e cambiamenti nel corso delle generazioni. Quasi assoluto il discredito nei confronti della leggenda di Wu Mei (che lui scrive Ng Mui), della leggenda della distruzione di Shaolin (che lui scrive Siu Lam):
«  Il sistema Wing Tsun è derivato dal sistema di Kung-fu del Fukien, che è collegato al sistema degli Hakka…… Io ho molti dubbi a proposito dell’autenticità delle storie di Ng Mui che avrebbe creato il sistema dopo aver assistito al combattimento tra una volpe ed una gru, dell’incontro di Yim Wing Tsun con un locale delinquente, dell’incendio presso il monastero Siu Lam o ancora dell’esistenza stessa di Ng Mui. »
(Leung Ting, Wing Tsun Kuen)
Facciamo l'esempio dell'imperatore Kangxi:
«  Kangxi, il secondo imperatore Qing, era un grande sostenitore del Tempio Shaolin. Egli stesso scrisse i caratteri Shaolinsi per la famosa tavola lignea per lo Shaolin dell’ Henan, perciò egli non desiderò che si incendiasse il luogo che egli venerava. Ciò nonostante molti credono che sia stato Kangxi (a incendiare Shaolin)»
(Gene Ching, Bak Sil Lum vs. Shaolin Temple)
In generale viene rimessa in discussione la funzione anti Qing del tempio e l'avversione per esso da parte dei regnanti che invece storicamente gli furono molto legati: Durante la Dinastia Qing (1644-1911), il Tempio Shaolin fu molto riguardato dal governo. Gli imperatori Kangxi, Yonggzheng e Qianlong donarono a Shaolin parecchie autonomie e finanze. In special modo, la tavola dell’entrata principale fu scritta e regalata dall’Imperatore Kangxi.

 

Zhang Wu

C'è poi un'altra versione completamente diversa della storia. Sostiene che lo stile sia stato portato nel sud della Cina da Zhang Wu, un maestro conosciuto come Tanshou Wu (famoso appunto per il suo Tanshou, tansao, tecnica fondamentale). La storia inoltre sostiene che questo maestro abbia fatto la sua comparsa 100 anni prima di Yim Wing Chun, tanto più che le sue gesta sono narrate in un libro sull'opera teatrale cinese nella City Hall di Hong Kong: di lui si parla come musicista, attore e conoscitore di arti marziali. Fu lui quindi secondo questa versione ad insegnare il Wing Chun al Giunco Rosso. Han Guangjiu , nel suo Yongchunquan, riferisce la storia secondo cui un Monaco Superiore, ventiduesima generazione, del Tempio Shaolin del Songshan avrebbe trasmesso lo stile a Zhang Wu dell’Hunan, durante il regno di Qianlong (1736-1796). In questo caso lo Yongchunquan sarebbe stato un tipo di tecnica marziale utilizzata dalla Tiandihui, una Società Segreta anti-mancese. Zhang Wu era un famoso attore teatrale.
«  (Secondo una versione sulle origini) Yongchunchuan sarebbe il predecessore di Yongchunquan, essendo un tipo di scienza militare di combattimento della Tiandihui, un'organizzazione anti Mancese dell'epoca iniziale di questa Dinastia, creata da un superiore del Tempio Shaolin del Songshan in Henan. Questi la tramandò a Zhang Wu, un interprete del ruolo Marziale nel teatro Cantonese... Zhang Wu insegnò a vari attori dell'opera in Foshan»
(Jin Ling)

 

Zhishan Chanshi

Un'altra storia vuole che il nome dello stile provenga dalla sala Yongchundian del tempio Shaolin del Sud di Quanzhou in Fujian. Quando questo tempio venne dato alle fiamme, l'abate Zhishan Chanshi si aggregò ad una compagnia teatrale (la Hong Chuanzhong) come sguattero. In seguito tutti i membri della troupe divennero suoi allievi. Questa tradizione mostra dei punti di contatto con la precedente, inoltre come la precedente ha molti elementi storici a supporto. Nelle generazioni del Wing Chun spesso incontriamo attori teatrali o membri di questa Hong Chuanzhong, come nel caso di Li Wenmao attore coinvolto nella Tiandihui, o come per Huang Huabao e Liang Erdi che erano della Hong Chuanzhong. Questa storia è riportata anche da Ip Man (Yip Man), nel suo scritto citato sopra. Secondo la sua versione nella "Giunca Rossa" si riunirono gli insegnamenti di Wu Mei e quelli di Zhishan Chanshi attraverso proprio Huang Huabao e Liang Erdi.

 

Il nome

Sempre secondo la leggenda, lo stile deve il suo nome alla prima allieva di Wu Mei (Ng Mui), Yim Wing Chun, codificatrice e riorganizzatrice dello stile presso il tempio della provincia di Guangdong. Un'altra ipotesi sull'origine del nome è legata all'idea che lo Yongchunquan possa provenire dal Baihequan di Yongchun in Fujian. Per un'altra tradizione orale invece, visto che si pretendeva che lo stile fosse stato ideato espressamente per combattere i Mancesi (la dinastia Qing), sembra che gli venne attribuito il nome "Wing Chun" in quanto tale termine aveva un significato simbolico per i rivoluzionari. Yim Wing Chun sarebbe un personaggio di pura fantasia, visto che non compare in alcun modo nelle documentazioni relative a Shaolin ed alla nascita del Wing Chun, forse essa stessa facente parte della simbologia legata al nome. Altri sostengono che i migliori praticanti marziali cinesi del tempo si fossero riuniti per poter fondere le loro esperienze e conoscenze in un'unica arte marziale: la stanza dove portarono avanti tali studi venne chiamata Wing Chun ("Eterna Primavera"), a simboleggiare l'eterna evoluzione delle arti marziali. Sembra che, siccome il nome Yongchunquan si legò alla Rivolta di Li Wenmao, per sfuggire alla persecuzione imperiale il nome venne cambiato in Pugilato del Canto di Primavera.

 

Lungo i tempi, tra realtà e leggenda


 
lignaggio del Wing Chun (secondo Ip Man)

Anche sullo sviluppo storico dello Stile, le versioni sono varie. Ip Man racconta che Yim Wing Chun trasmise lo stile al marito Leung Bok Chau, che lo insegnò a Leung Lai Kwai. In seguito Leung Lai Kwai lo passò a Wong Wa Po. Quest’ultimo faceva parte di un gruppo operistico ambulante, conosciuto come "Il gruppo della barca del giunco rosso", gruppo che viveva su una barca in Foshan, nel XIX secolo circa. All'interno di questo gruppo c'era anche Leung Yee Tei, che strinse fratellanza con Wong Wa Po. Siccome Leung Yee Tei era stato allievo di Chi Shin (Jee Sim, altro monaco scampato all'assalto delle truppe della dinastia Qing assieme a Ng Mui), essi si scambiarono delle tecniche, in particolare Leung trasmise a Wong le tecniche del bastone Shaolin.

« Chi Shin insegnò le Tecniche della Lunga Pertica dei Punti Sei e Mezzo a Leung Yee Tei. Wong Wah Bo era molto vicino a Leung Yee Tei, ed essi scambiarono ciò che conoscevano sul Kungfu reciprocamente , collegando e migliorando le loro tecniche, e quindi le Tecniche della Luna Pertica dei Punti Sei e Mezzo fu incorporata nel Kungfu Wingchun.»
(Ip Man, The Origin of Wing Chun)

Wong e Leung cercarono di adattare quanto appreso al proprio stile e fu così che vennero introdotte nel loro Wing Chun, che stando ad alcune ricostruzioni, fino ad allora prevedeva solo l'uso indistinto di mani nude e coltelli a farfalla a seconda della necessità.
Come abbiamo visto, un'altra storia riguardo alla fondazione di questo stile indica Zhang Wu come il passaggio dal suo creatore nel Tempio Shaolin a Foshan, ed in particolare presso le troupe teatrali del luogo. Infatti Zhang Wu avrebbe trasmesso le proprie conoscenze agli attori. Wong Wah Bo e Leung Yee Tai avrebbero appreso proprio questo pugilato.
Leung Yee Tai a sua volta trasmise il Wing Chun al medico Leung Jan, grande esperto di arti marziali. Leung Jan divenne un eccezionale combattente e sostenne molti incontri (ricordiamo che all'epoca gli incontri concordati erano spesso vere e proprie sfide senza regole e che a volte solo il vincitore sopravviveva), senza mai essere sconfitto, tanto da diventare famoso nel sud della Cina col soprannome di "Re del Wing Chun", divulgando così lo stile. Furono famosi anche i suoi due figli: Liang Bi e Liang Chunjie. Tra i suoi allievi ricordiamo Chan Wah Sun.
Come si evince anche dal lignaggio che proviene da Zhang Wu, il dato storico comune, è il passaggio di questo stile dagli ambienti del Teatro Operistico del Guangdong, in particolare dalla Compagnia del Giunco Rosso. Da questo punto in avanti le varie versioni trovano più punti in comune: si arrivò a Leung Jan, che insegnò lo stile a Chan Wah Sun, uno dei maestri di Ip Man, colui che insegnò parte del programma a Bruce Lee che lo fece conoscere all'America degli anni sessanta tenendolo come nucleo tecnico e concettuale del suo Jeet Kune Do. In occidente il Wing Chun è stato per lo più insegnato dagli allievi della scuola di Ip Man.
Ad oggi è in atto un trattamento dello stile come un marchio, il che favorisce il proliferare di scuole che sulla carta insegnano la medesima arte, con nome diverso, pronunciato in maniera identica, però con differenze tecniche spesso abissali. Ancora oggi il significato del nome resta per certi versi incerto: molti ritengono infatti che il significato sia letteralmente "Pugilato della Radiosa Primavera", ma recenti studi dimostrano che il primo a dare agli occidentali una tale traduzione fu proprio lo stesso Ip Man e che in altre correnti il Wing Chun era conosciuto invece come "Pugilato dell'Eterna Primavera", con tanto di ideogramma leggermente diverso ma dalla stessa lettura.


Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Wing_Chun

Wing Chun - Il metodo

Wing Chun - Il metodo

La posizione più importante e caratteristica di questo stile è Erzi Qian Panma (due caratteri del mezzo cavallo ferrato).


 
posizione Erzi Qian Panma nella forma Siunimtao

Nell'immaginazione collettiva, tipici del Wing Chun sono i pugni a catena: pugni di tipo verticale, ossia con dorso della mano parallelo all’asse del corpo, portati in rapida successione che mirano a seguire l'avversario colpendolo ripetutamente finché non è in grado di opporre resistenza. Tuttavia il Wing Chun contempla praticamente tutti i tipi di pugni, allenati sistematicamente per risultare funzionali sia in contatto che ad una distanza maggiore, con un uso più dinamico delle braccia chiamato spesso "frusta", che consente al braccio di scaricare potenza dal corpo in qualsiasi posizione si trovi. Anche per quanto riguarda i calci, in realtà è presente ben più di quanto sembra, mentre applicativamente vanno solitamente impiegati ad altezza medio-bassa, anche se in certe situazioni nulla vieta un calcio al viso, altezza che viene comunque allenata per ragioni d'esercizio.
Le armi tradizionali del Wing Chun sono il bastone, con la forma Look Dim Poon Kwan ed i coltelli a farfalla, con la forma Bart Cham Dao. Nelle scuole di Wing Chun incompleto, lo studio delle armi è però solitamente limitato ai livelli più avanzati poiché secondo la loro visione il combattimento a mani nude è considerato estremamente più importante. Pur trovando le sue origini principalmente negli stili animali di Shaolin (Wuxingquan), nel Wing Chun non vi sono espliciti richiami al mondo animale, ma il tutto è rapportato ad una "nuova" entità, l'essere umano. Peculiarità e specializzazione tipica del Wing Chun è il "contatto", ovvero un utilizzo della percezione tattile e cinestetica dell’azione, intenzione e biomeccanica avversaria a corta distanza. In questo caso attacchi e difese, azioni e reazioni, sono studiati "sentendo" l’avversario in contatto su di noi, solitamente ed inizialmente con le braccia, ma poi anche con gambe, spalle, busto e tutto il corpo; le reazioni durante il combattimento in contatto divengono geometricamente logiche ma soprattutto istintive e più rapide, in misura molto maggiore di quanto lo sarebbero in relazione ad uno stimolo di tipo puramente visivo. Ovviamente tutto questo si fonde in maniera omogenea ed a seconda delle necessità con il combattimento senza contatto.
Non esistono "mosse" o "trucchetti", si creano delle basi tecniche da combinare inconsciamente a seconda delle necessità. Le tecniche singole non sono così numerose: l’idea, un po' come nella boxe occidentale, nella muay thai etc. è "minimo sforzo - massimo risultato", ovvero sviluppare reazioni il più possibile universali e che quindi abbisognano di meno "strumenti" possibili, da qui il detto secondo cui nel Wing Chun ogni tecnica non è altro che la deformazione di un pugno ed è unicamente uno strumento valido nella misura in cui lo è l'applicazione dei principi insegnati al corpo tramite gli esercizi dello stile.
I movimenti risultano esteticamente poco attraenti e per nulla acrobatici. Si riducono al minimo, sfruttando al massimo le proprie energie, amplificate e trasmesse dall’adeguato effetto leva fornito dal giusto uso del nostro corpo. Non esistono fantasie come calci volanti, urla o mistiche e nebulose pratiche esoteriche, soltanto praticità totale supportata da allenamento continuo. A differenza di altre scuole che cercano di inculcare varie filosofie etico-morali (Wude), il WingChun, in contrasto con la tradizione Shaolin da cui pretende di provenire, trasmette soltanto la comprensione del bisogno di continuo allenamento, vera via verso la padronanza di qualsiasi attività. Infatti, una buona traduzione di “Kung Fu” può essere “maestria” oppure “duro lavoro”.
e di quello armato, mentre in realtà, almeno per quanto riguarda la corrente Ip Man, le armi non sono considerate come tali ma vengono usate in maniera sistematica come potenziamento attraverso specifici esercizi dello stile già a partire dalla seconda forma, Chum Kiu. Successivamente, le forme ad esse dedicate, in realtà sono livelli di affinamento di tutto il Wing Chun praticato fino ad allora.

I principi del Wing Chun


Gli otto principi del Wing Chun creano un sistema di difesa aggressiva che consente di adattarsi immediatamente ai movimenti, la forza e al modo di combattere di un aggressore. Questi principi sono estremamente semplici. Ciononostante richiedono anni di pratica nelle forme del Wing Chun, nel Luk Sao, nel Chi Sao e soprattutto nel Go Sao con un insegnante preparato, per consentire al corpo di acquisire questi riflessi e capirne le applicazioni in situazioni reali.

 
principio della linea centrale

Oltre gli otto principi esistono altri principi altrettanto fondamentali:
  • Il principio della linea centrale
  • Il principio di simultaneità (difendere e attaccare allo stesso tempo)
  • Il principio del cuneo
  • Il principio della "raffica continua"
  • Il principio della molla
  • Il principio dei quattro cancelli
  • Il principio del gomito fisso (teoria del gomito nascosto e teoria del gomito raccolto)
Alcuni di questi princìpi si compenetrano. A seconda della scuola di provenienza alcuni princìpi potrebbero sussistere e altri no, oppure taluni potrebbero essere concettualmente compresi in altri. Probabilmente i più noti, comunemente accettati e usati sono i primi tre (Linea centrale, Simultaneità attacco/difesa, Cuneo).
A ben vedere i princìpi sono caratteristici di questo stile. Queste "linee guida" hanno nella pratica del Wing Chun la stessa valenza della correttezza delle tecniche. Nel Wing Chun non possono sussistere tecniche senza princìpi.
Qui di seguito vengono riportati i principi del Wing Chun nella formulazione di Keith R. Kernspecht:

Principi di combattimento

Se la strada è libera avanza
Avanzare coperti andando a bersaglio è il principio di base. Se l'avversario non è a sua volta coperto bene dalla propria guardia, verrà colpito subito negli organi vitali.
Se la strada è chiusa "appiccicati" all'avversario
Se l'aggressore cerca di reagire non bisogna lasciargli l'opportunità di staccarsi e organizzare un contrattacco. Perciò attaccatevi a lui come un guanto, non lasciategli il tempo di retrocedere e organizzarsi, ma continuate ad attaccarlo.
Se l'avversario avanza, cedi
Normalmente un aggressore è fisicamente più forte della sua vittima, per questo nel Wing Chun ci si allena ad avere la meglio su forze superiori alla nostra. Il Chi sao insegna semplicemente a "svuotarsi" quando un attacco è troppo forte, e a reagire cambiando il proprio angolo e la propria posizione rispetto all'avversario.
Se l'avversario indietreggia seguilo
Anche se un nostro attacco viene evitato, ne segue immediatamente un altro - Il Chi sao allena i riflessi a sentire immediatamente qualunque "buco" nella difesa dell'avversario e ad approfittarne immediatamente, senza esitazione.

 

Principi di forza

Liberati della tua forza
Occorre essere rilassati, non tesi, per muoversi con fluidità e reagire alle azioni del proprio aggressore. Dando per scontato che non possiamo vincere lo scontro con i muscoli, la nostra stessa forza non deve diventare un freno, bensì dobbiamo lasciare la muscolatura rilassata, per poterci muovere nella maniera più continua e veloce possibile.
Liberati della forza dell'avversario
Questo è spiegato bene nel terzo principio di combattimento. Quando un aggressore cerca di usare la forza per avere la meglio, non bisogna cercare di opporsi con altrettanta forza, ma bisogna invece far andare a vuoto la forza di chi aggredisce, per poi usarla contro di lui (come dice il principio successivo).
Usa la forza dell'avversario
Con l'allenamento si impara che, assorbendo la forza dell'avversario, il nostro contrattacco diventa molto più potente, perché incameriamo la sua energia nei nostri arti, come molle che vengano compresse; siamo poi in grado di restituire tale energia una volta che queste "molle" vengano rilasciate.
Somma la tua forza alla forza dell'avversario
Oltre all'energia incamerata dal contatto con l'aggressore, nei nostri colpi scarichiamo anche tutta la forza che abbiamo a disposizione.

 

Le forme del Wing Chun

Solitamente le forme del Wing Chun sono 6, almeno nella corrente Ip Man (che in realtà prevede anche altro tra cui la forma delle gambe). Le prime tre si eseguono a mani nude; la quarta all'uomo di legno; la quinta con il bastone lungo; la sesta con i cosiddetti "coltelli a farfalla".
Ecco una panoramica con i relativi nomi in uso:
  1. Siu Nim Tau ("Piccola Idea")
  2. Cham Kiu ("Braccia a Ponte")
  3. Biu Tze ("Dita che trafiggono")
  4. Muk Yan Chong (Uomo di legno)
  5. Luk Dim Boon Kwun (bastone da 6 punti e mezzo)
  6. Bart Cham Dao (coltelli a farfalla)
Ip Man come detto insegnava anche la forma delle gambe:
  • Sap Lok Gerk Fat (composto da 16 calci)
Molto spesso poi oltre a questo vengono insegnate altre forme come l'utilizzo del Qigong; vediamone alcune:
  • Cheun Quen (Pugno a freccia)
  • Sar Pao Quen (sacco a muro)
  • Qigong Tao Quen (Qigong)

 

Termini di Wing Chun

Trascrizione
della pronuncia cantonese
Caratteri semplificati
Caratteri tradizionali
Cantonese(Trascrizione in Yale)
Mandarino(Trascrizione in Pinyin)
Significato(in italiano)
bong sao
膀手
(come semplificati)
bong sau
bǎngshǒu
mani ad ala
cham/jam sao
沈手
沉手
cham sau
chénshǒu
mano che si immerge, mano pesante, mano profonda, mano che affonda
chi sao
黐手
(come semplificati)
chi sau
chǐshǒu
mani appiccicose,mani incollate
fook sao
伏手
(come semplificati)
fuk sau
fúshǒu
mano di controllo/ che controlla, Mano a ponte
gaun sao
耕手
(come semplificati)
gang sau
gēngshǒu
mano che devia tagliando
gerk
geuk
jiǎo
gamba
jut sao
窒手
(come semplificati)
jat sau
zhìshǒu
mano che strappa
huen sao
圆手
圓手
yun sau
yuánshǒu
mano che compie un movimento circolare
kuen
(come semplificati)
kyun
quán
pugno
lap sao
拉手
(come semplificati)
laap sau
lāshǒu
mano che tira afferrando
man sao
问手
問手
man sau
wènshǒu
mano che cerca/chiede
pak sao
拍手
(come semplificati)
paak sau
pāishǒu
mano che devia schiaffeggiando
sao
(come semplificati)
sau
shǒu
mano
sifu
师父
師父
si fu
shǐfù
maestro e padre, si collega al concetto che il proprio maestro diventa genitore.
si-gay




sorella maggiore
si-hing




fratello maggiore (titolo onorario)
tan sao
滩手
攤手
taan sau
tānshǒu
mano che devia aprendosi/mano che devia mostrando
wu sao
护手
護手
wu sau
hùshǒu
mano che protegge/difende